
La fermentazione è un processo biologico che avviene quando dei microrganismi, come batteri, lieviti o muffe, trasformano le sostanze organiche presenti negli alimenti in altre sostanze, come acidi, alcol o gas. La fermentazione ha due scopi principali: conservare gli alimenti, impedendo la crescita di microrganismi nocivi, e migliorare il sapore, l’aroma, la consistenza e il valore nutritivo degli alimenti, arricchendoli di vitamine, minerali, enzimi e probiotici.
La fermentazione è una pratica antica, che risale a migliaia di anni fa, quando gli esseri umani hanno iniziato a sperimentare con diversi modi di conservare e trasformare gli alimenti. La fermentazione ha dato origine a una varietà di cibi e bevande che fanno parte della cultura e della tradizione di molti popoli nel mondo, come il vino, la birra, il formaggio, lo yogurt, il pane, il kefir, il miso, il tempeh, il crauti, il kimchi, il kombucha e molti altri.
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La fermentazione è anche un’arte, che richiede conoscenza, cura e creatività. Chiunque può imparare a fermentare gli alimenti in casa, seguendo alcune semplici regole e ricette. In questo articolo, vedremo i principi scientifici della fermentazione, gli strumenti e gli ingredienti necessari per la fermentazione domestica, alcune ricette passo-a-passo per diverse tipologie di fermentazione, i benefici per la salute dei cibi fermentati, i consigli per la sicurezza e la conservazione e la storia e la cultura della fermentazione.
I principi scientifici della fermentazione
La fermentazione è un processo anaerobico, cioè che avviene in assenza di ossigeno. I microrganismi responsabili della fermentazione sono presenti naturalmente negli alimenti o nell’ambiente, oppure possono essere aggiunti artificialmente sotto forma di starter o colture. I microrganismi si nutrono degli zuccheri presenti negli alimenti e li trasformano in altre sostanze, come acidi, alcol o gas, che conferiscono agli alimenti le caratteristiche tipiche della fermentazione.
Esistono diverse tipologie di fermentazione, a seconda dei microrganismi coinvolti e delle sostanze prodotte. Le principali sono:
- La latto-fermentazione, in cui i batteri lattici trasformano gli zuccheri in acido lattico, che abbassa il pH e crea un ambiente inospitale per i microrganismi nocivi. La latto-fermentazione è usata per conservare e trasformare verdure, frutta, latte e cereali. Esempi di cibi latto-fermentati sono lo yogurt, il formaggio, il kefir, il crauti, il kimchi e il pane a lievitazione naturale.
- La fermentazione alcolica, in cui i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol etilico e anidride carbonica, che conferiscono agli alimenti il sapore e la frizzantezza tipici. La fermentazione alcolica è usata per produrre bevande alcoliche, come il vino, la birra, il sidro e il kombucha, e anche alcuni alimenti, come il pane, il tempeh e il miso.
- La salamoia, in cui si aggiunge sale agli alimenti per creare un ambiente salino che favorisce la crescita di alcuni microrganismi e inibisce quella di altri. La salamoia è usata per conservare e trasformare carne, pesce, uova e verdure. Esempi di cibi in salamoia sono il prosciutto, le acciughe, le olive e i cetrioli.
Strumenti e ingredienti necessari per la fermentazione domestica
Per fermentare gli alimenti in casa, non sono necessari strumenti particolari o costosi. Basta avere a disposizione:
- Un contenitore di vetro, ceramica, legno o plastica, che sia pulito e sterilizzato. Il contenitore deve essere abbastanza capiente da contenere gli alimenti e il liquido di fermentazione, e deve avere un coperchio o una chiusura ermetica per impedire l’ingresso di ossigeno e di insetti. Il contenitore può essere anche dotato di un’apertura per il rilascio dei gas di fermentazione, come un airlock o un sifone.
- Un peso o un pressino, che serva a mantenere gli alimenti sommersi nel liquido di fermentazione e a prevenire la formazione di muffe. Il peso può essere un piatto, un sottopentola, un sacchetto pieno d’acqua o un oggetto pesante e pulito.
- Un termometro, che serva a misurare la temperatura del liquido di fermentazione e a controllare che sia ottimale per la crescita dei microrganismi. La temperatura ideale varia a seconda del tipo di fermentazione, ma in generale si aggira tra i 18 e i 30°C.
- Un pH-metro, che serva a misurare il pH del liquido di fermentazione e a verificare che sia adeguato per la conservazione e la sicurezza degli alimenti. Il pH ideale varia a seconda del tipo di fermentazione, ma in generale si situa tra i 3 e i 5.
- Degli ingredienti di qualità, che siano freschi, biologici e non trattati chimicamente. Gli ingredienti principali sono gli alimenti da fermentare, come verdure, frutta, latte, cereali, carne, pesce, ecc. Gli ingredienti secondari sono quelli che servono a creare il liquido di fermentazione, come acqua, sale, zucchero, spezie, erbe, ecc. Gli ingredienti opzionali sono quelli che servono a inoculare i microrganismi, come starter, colture, sieri, ecc.
Ricette passo-a-passo per diverse tipologie di fermentazione
Ecco alcune ricette semplici e veloci per realizzare in casa cibi fermentati di diverse tipologie.
Yogurt
Lo yogurt è un alimento latto-fermentato, ottenuto dalla fermentazione del latte da parte di batteri lattici, come lo Streptococcus thermophilus e il Lactobacillus bulgaricus. Lo yogurt ha un sapore acidulo e una consistenza cremosa, ed è ricco di proteine, calcio, vitamina B12 e probiotici.
Per fare lo yogurt in casa, servono:
- 1 litro di latte intero, preferibilmente biologico e non pastorizzato
- 2 cucchiai di yogurt naturale, come starter
- Una pentola
- Un termometro
- Un contenitore di vetro con coperchio
- Una coperta o un asciugamano
Ecco i passaggi da seguire:
- Scaldare il latte in una pentola a fuoco medio, fino a raggiungere una temperatura di 85°C. Mescolare di tanto in tanto per evitare che il latte si attacchi al fondo della pentola.
- Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare il latte fino a raggiungere una temperatura di 45°C. Se il latte si forma una pellicola in superficie, rimuoverla con un cucchiaio.
- Aggiungere lo yogurt naturale al latte e mescolare bene per distribuire i batteri lattici.
- Versare il latte inoculato nel contenitore di vetro e chiudere il coperchio.
- Avvolgere il contenitore con una coperta o un asciugamano e metterlo in un luogo caldo e buio, come il forno spento o un armadio, per 8-12 ore. Questo è il tempo necessario affinché i batteri lattici si moltiplichino e acidifichino il latte, trasformandolo in yogurt.
- Dopo il tempo di fermentazione, aprire il contenitore e controllare la consistenza dello yogurt. Se lo yogurt è troppo liquido, si può lasc
- Se lo yogurt è troppo liquido, si può lasciarlo fermentare ancora per qualche ora, oppure si può filtrarlo con un colino e un panno per eliminare il siero in eccesso e ottenere uno yogurt più denso e cremoso.
- Se lo yogurt ha raggiunto la consistenza desiderata, si può metterlo in frigorifero e consumarlo entro una settimana. Si può anche conservare un po’ di yogurt come starter per la prossima preparazione.
- Lo yogurt si può personalizzare con frutta, miele, granola, noci, semi, spezie, ecc. Si può anche usare per preparare salse, dolci, bevande e altri piatti.
Crauti
I crauti sono un alimento latto-fermentato, ottenuto dalla fermentazione del cavolo cappuccio da parte di batteri lattici, come il Lactobacillus plantarum. I crauti hanno un sapore acidulo e croccante, ed sono ricchi di vitamina C, vitamina K, ferro e probiotici.
Per fare i crauti in casa, servono:
- 1 kg di cavolo cappuccio, preferibilmente biologico
- 20 g di sale marino integrale
- 1 cucchiaio di semi di cumino (opzionale)
- Un coltello
- Una ciotola grande
- Un contenitore di vetro con coperchio
- Un peso
Ecco i passaggi da seguire:
- Lavare il cavolo e tagliarlo a strisce sottili, eliminando il torsolo e le foglie esterne.
- Mettere il cavolo in una ciotola grande e aggiungere il sale e i semi di cumino. Mescolare bene e lasciare riposare per 15-20 minuti, in modo che il sale estragga l’acqua dal cavolo.
- Con le mani pulite, massaggiare e pressare il cavolo per qualche minuto, fino a ottenere una consistenza morbida e succosa.
- Trasferire il cavolo con tutto il suo liquido nel contenitore di vetro, pressandolo bene per eliminare le bolle d’aria e facendo in modo che il liquido copra completamente il cavolo. Se il liquido non è sufficiente, si può aggiungere un po’ d’acqua salata (1 cucchiaino di sale per 250 ml di acqua).
- Mettere il peso sopra il cavolo per mantenerlo sommerso nel liquido e chiudere il coperchio del contenitore, lasciando un po’ di spazio per il rilascio dei gas di fermentazione.
- Mettere il contenitore in un luogo fresco e buio, come la dispensa o il ripostiglio, per 2-4 settimane. Durante questo tempo, i batteri lattici si moltiplicheranno e acidificheranno il cavolo, trasformandolo in crauti.
- Dopo il tempo di fermentazione, aprire il contenitore e controllare l’aspetto, l’odore e il sapore dei crauti. Se i crauti sono di un colore bianco o verde chiaro, hanno un odore gradevole e un sapore acidulo e croccante, sono pronti. Se i crauti sono di un colore scuro, hanno un odore sgradevole o un sapore amaro o muffito, sono da buttare.
- Se i crauti sono pronti, si possono mettere in frigorifero e consumare entro alcuni mesi. Si possono anche conservare un po’ di crauti come starter per la prossima preparazione.
- I crauti si possono mangiare da soli o come contorno, oppure si possono usare per preparare insalate, zuppe, stufati e altri piatti.
- Beria, Martino(Autore)
Ultimo aggiornamento 2025-06-01 / Link di affiliazione Sponsorizzati/ In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei /Immagini da Amazon Product Advertising API