Scopri tutto sul Norovirus, il principale agente responsabile dell’influenza intestinale che colpisce adulti e bambini, come si trasmette e cosa fare in caso di infezione.
Norovirus e il suo impatto sull’influenza intestinale
I nostri piccoli sono spesso vittime di vari malanni, tra cui l’influenza stagionale, allergie, malattie esantematiche e l’influenza intestinale. Con l’introduzione del vaccino contro il rotavirus, il norovirus è diventato il principale colpevole di questa patologia, conosciuta anche come gastroenterite virale. Ma come si contrae e come possiamo proteggere i nostri bambini?
Caratteristiche dei norovirus
Conosciuti anche come ‘virus di Norwalk’ per l’epidemia del 1968 in Ohio, i norovirus fanno parte dei Caliciviridae, virus a singolo filamento di RNA, ed sono tra i principali agenti delle gastroenteriti acute di origine non batterica.
Le infezioni da norovirus si diffondono principalmente in ambienti comunitari come scuole, ospedali o case di riposo, ma anche in spazi chiusi come le navi da crociera. Attualmente, per la diagnosi sono disponibili test diagnostici rapidi che utilizzano marcatori molecolari o test commerciali Elisa (Enzyme-Linked Immuno Assay) su campioni biologici.
Impatto del Norovirus sui bambini
Dopo l’introduzione del vaccino contro il rotavirus, il norovirus è diventato la principale causa di gastroenterite in tutte le fasce d’età, colpendo soprattutto i bambini tra i 6 e i 18 mesi. Le infezioni sono più comuni da novembre ad aprile e si diffondono facilmente tramite il contatto umano.
L’infezione di solito avviene attraverso cibo o acqua contaminati, ma può anche essere trasmessa da persona a persona o tramite superfici contaminate da feci o vomito di individui infetti.
Sintomi dell’infezione da norovirus
I sintomi tipici dell’infezione da norovirus includono:
- vomito
- crampi addominali
- diarrea
In alcuni casi possono manifestarsi anche:
Durata dei sintomi
I sintomi compaiono 1-2 giorni dopo l’infezione e solitamente durano da 1 a 3 giorni. Tuttavia, la presentazione clinica può variare tra adulti e bambini.
Nei bambini più piccoli, il vomito è più frequente rispetto alla diarrea, mentre negli adulti prevale quest’ultima. Il vomito e la diarrea possono causare disidratazione che, da lieve a grave, rappresenta una complicanza seria per i bambini e soggetti vulnerabili.
Modalità di trasmissione
I bambini contraggono generalmente il norovirus responsabile dell’influenza intestinale attraverso il contatto con altri bambini precedentemente infettati, spesso in contesti come asili, scuole o ambienti ad alta frequentazione.La gastroenterite virale si diffonde facilmente tra i bambini attraverso la trasmissione oro-fecale. Quando un bambino con diarrea ha feci infette sulle mani e tocca oggetti come giocattoli, pannolini o cibo, questi vengono contaminati e possono infettare altri bambini che li toccano e portano le mani alla bocca. Inoltre, il norovirus può essere trasmesso anche attraverso starnuti e saliva. Per curare la gastroenterite virale non esiste un trattamento specifico o un vaccino preventivo. Generalmente, è necessario riposare a letto e bere una quantità sufficiente di liquidi per evitare la disidratazione. In casi gravi di diarrea o vomito prolungato, può essere necessaria la somministrazione endovenosa di liquidi ed elettroliti. È importante consultare un medico per eventuali terapie di supporto. Per prevenire le infezioni da norovirus, è fondamentale adottare rigide misure igieniche come lavarsi accuratamente le mani prima di toccare cibi, evitare la manipolazione di cibo durante e dopo un’epidemia di gastroenterite e disinfettare le superfici che possono essere state a contatto con persone infette. È anche consigliabile utilizzare cibi sicuri, separare i bambini con pannoloni dalla zona di preparazione del cibo e cambiare frequentemente i pannolini dei bambini in bagno lontano dal water. Inoltre, non è consigliabile mandare i bambini con diarrea negli asili durante la malattia. È importante mantenere un’adeguata idratazione in caso di vomito e seguire una dieta leggera a base di carboidrati evitando cibi grassi, troppo salati e integrali. La priorità è mantenere l’idratazione e introdurre gradualmente i liquidi.
